Conosciuto nei bassifondi con l'epiteto di fungo dell'olivo, il nominato olearius Omphalotus - sfruttando la propria bioluminescenza - si camuffava nottetempo da innocuo cibarius Cantharellus per aggredire con metaboliti tossici sesquiterpenici sprovveduti cercatori della domenica con gravi effetti ematocatartici.
Definitivo
Nessun commento:
Posta un commento