lunedì 3 novembre 2014

Boletus luridus


[Tavola originale in vendita]

Boletus luridus Schaeff.: Fr.

Cappello
Diametro anche oltre 20 cm, color bruno olivastro, bruno camoscio, ma anche fulvo e giallo chiaro quasi limone, anche con toni rossastri più o meno diffusi, praticamente esiste un'ampia variabilità cromatica e spesso tutti questi toni sono miscelati tra di loro. Dapprima emisferico poi spianato-convesso. Cuticola finemente vellutata, secca con tempo asciutto diventa viscida con tempo umido. Si macchia violentemente di blu al tocco e alla corrusione.

Tubuli
Fini, dapprima giallastri, successivamente giallo verdastri ed infine oliva scuro, virano rapidamente al blu al taglio. Più corti intorno al gambo, facilmente staccabili. Pori giallognoli, ma presto rosso arancio, rosso minio o rosso mattone. Virano al blu con la pressione.

Gambo
Può raggiungere 15 cm col diametro di 5 cm. Cilindrico a volte flessuoso, bruno chiaro o giallastro, con l'età, a maturità, la base del gambo tende a scurire fortemente, il bruno-nerastro compare all'estremità e il violaceo carico colora sempre più lo stipite a partire dalla base. Provvisto di un netto reticolo rosso a maglie poligonali larghe, allungate, che occupano in particolare i 2/3 superiori dello stipite. Anche il gambo come i pori, vira rapidamente al blu se pressato.

Carne
Giallastra, soda ma presto diventa molle nel cappello e spugnosa nel gambo. Arancio-rossa sotto i tuboli e gialla sotto la cuticola, rosso scuro alla base del gambo, diventa rapidamente blu e successivamente blu-verdastro all'aria. Odore buono, fruttato. Sapore dolce. Reazione amiloide positiva.

Habitat
Fungo estivo-autunnale fortemente amante dei terreni calcarei, ma non disdegna anche il terreno neutro e sub-acido. Cresce sia nei boschi di latifoglie (Fagus, 
Quercus, Carpinus) che di conifere (Pinus, Abies, Picea), diffuso anche nei parchi cittadini, è comune dal livello del mare alla montagna, a volte in numerosi esemplari, diffuso copiosamente ovunque.

Commestibilità
Commestibile dopo adeguata cottura, velenoso crudo o poco cotto. Sembra che in alcuni casi possa procurare disturbi in caso di contemporanea assunzione di bevande alcoliche.

(testo a cura di Pietro Curti - funghiitaliani)

giovedì 2 ottobre 2014

Agaricus campestris


[Tavola originale non in vendita]

Agaricus campestris L. Fr.

Cappello
6-12 cm, emisferico, poi piano convesso ed infine disteso, spesso con modesto umbone centrale; margine involuto poi disteso e qualche volta rialzato negli esemplari vecchi, spesso debordante e fioccoso per i residui del velo parziale. Superficie asciutta, piana, coperta da piccole squame. Colore da biancastro a grigio cenere o brunastro.
Lamelle

Fitte, chiuse, libere, rosa pallido che scuriscono con l’età diventando rosa, poi rosa carnicino ed infine bruno-nerastre.
Gambo
3-6 cm e spesso 1-2 cm, cilindrico assottigliato verso la base appuntita, pieno poi farcito e midolloso. Bianco con qualche riflesso rosato diventa giallognolo se ammaccato.
Anello
Il velo sottile, fragile e membranoso lascia traccia nei giovani esemplari sul margine del cappello e forma un anello bianco, evanescente, mediano o superiore.
Carne
Soda, bianca, alla frattura vira lentamente al rosa. Odore e sapore grati.
Habitat
In primavera e autunno, pochi giorni dopo la pioggia cui è preceduto un lungo periodo di siccità, in cerchi o a gruppi, tra l’erba delle radure di terreni compatti e incolti, in parchi, vigneti, sempre fuori dai boschi.
Commestibilità
Ottimo. Da giovane può essere consumato crudo in insalata. Allo stadio adulto devono essere cotti e consumati quando le lamelle sono ancora rosee e non bruno-nerastre (inizio della putrefazione).

[testo di Pietro Curti in Funghiitaliani]

mercoledì 24 settembre 2014

Entoloma rhodopolium


[Tavola originale non in vendita]

Entoloma rhodopolium (Fr.: Fr.) Kummer

CAPPELLO 40-100 mm, inizialmente convesso-umbonato, poi più o meno disteso, alla fine quasi imbutiforme, con il margine a lungo involuto, sinuoso-ondulato. Rivestimento igrofano, liscio, opaco, glabro, leggermente lardaceo al tocco, un po’ vischioso, da grigio-bruno a bruno-ocraceo allo stato umido, beige chiaro o beige giallastro allo stato secco, allo stato umido striato per trasparenza.
LAMELLE smarginate o leggermente adnato-uncinate con un dentino decorrente, larghe, abbastanza spaziate, a volte decisamente ventricose, all’inizio bianche, poi rosa carnicino, con il filo da intero a più o meno irregolare, concolore.
GAMBO 40-120 × 4-15 mm, cilindraceo, flessuoso, un po’ dilatato verso la base, fistoloso, rigido, liscio, sericeo e brillante, da bianco a bruno-giallastro molto pallido o bianco sporco, segnato longitudinalmente da fibrille innate molto marcate, con l’apice cosparso di una pruina biancastra e con la base bianca tomentosa.
CARNE sottile, fragile, bianco-translucida, con odore debole, farinaceo e sapore non significativo.
HABITAT: cresce, isolato o gregario, nelle foreste di latifoglie o nei boschi misti, più spesso sotto faggio, su terreno nudo o tra le foglie, nell’estate e nell’autunno; relativamente comune.

COMMESTIBILITA': Senza valore.
NOTE - Le differenze, sia macroscopiche che microscopiche, tra questa specie e E. nidorosum sono relativamente minime, tanto che è molto facile confonderle, se non si presta la dovuta attenzione alla presenza o meno dell’odore di candeggina della carne di E. nidorosum.


[testo tratto da Associazione Micologica Bresadola]

giovedì 11 settembre 2014

Cortinarius sanguineus


[Tavola originale in vendita]

Cortinarius sanguineus (Wulf.: Fr.) Fr.

Cappello
cm 2-4 da emisferico a disteso a volte con largo umbone, dai toni rosso-sangue con disco più scuro. Lamelle nel giovane concolori al cappello. 
Imenoforo
Lamelle nel giovane concolori al cappello. 
Gambo
cm 3-8 cilindrico concolore con fibrille rosso-arancio e base più chiara. 
Carne
rosso-sangue con odore di legno di cedro/rafanoide. 
Habitat
Cresce comunemente gregario soprattutto in boschi umidi di conifere.
Commestibilità

Velenoso.

martedì 2 settembre 2014

Boletus satanas


[Tavola originale venduta]


Boletus satanas Lenz

Cappello 
10-30(40) cm, emisferico poi convesso, molto carnoso, sodo, con cuticola eccedente e vellutata, asciutta, da bianco sporco-crema brunastro chiaro sino a grigio-bruno con tonalità olivastre, talvolta con leggere sfumature rosate, margine involuto nei giovani esemplari.
Tubuli e pori
Tubuli lunghi, arrotondati al gambo, quasi liberi, da giallo a giallo-verdastro poi olivastro, azzurro-blu al taglio; pori piccoli, rotondi, gialli ma presto arancio-rossi, generalmente più chiari presso il margine del cappello, bluastri alla pressione.
Gambo 
5-15 × 4-10 cm, sodo, tozzo, generalmente più corto del diametro del cappello, obeso poi allungato, a forma di pera, allargato alla base, giallo nella parte superiore, da rosso porpora a rosso-viola nella zona centrale, giallo-rossastro alla base, percorso nei 2∕3 superiori da un fine reticolo concolore al fondo, imbluente al tocco.
Carne
Spessa e compatta nel giovane, poi molle, bianco-giallastra, giallo pallida, vira debolmente all'azzurro alla sezione in modo disomogeneo e distribuito a settori; odore debole nel giovane, ma poi forte, disgustoso, cadaverico negli esemplari maturi, sapore dolce.
Habitat 
Cresce dall'estate all'inizio dell'autunno nei boschi caldi di latifoglie, in particolare Quercus, su suolo calcareo. Non molto comune.
Commestibilità
Tossico.

[testo tratto da Emilio Pini in Funghiitaliani]

domenica 24 agosto 2014

Agaricus xanthodermus


[Tavola originale in vendita]


Agaricus xanthodermus Genev.

Cappello
Cappello 6-12(14) cm, negli esemplari giovani assume, sovente, una tipica forma trapezoidale o tronco-conica, poi disteso-appianato con lo sviluppo; la cuticola è liscia o leggermente sericea, bianca, virante al giallo acceso allo sfregamento o al tocco.
Imenoforo
Lamelle strette e fitte, inizialmente abbastanza chiare, poi grigio-rosa, infine bruno-nerastre, con il tagliente pallido in quanto sterile; l’estremità rivolta verso il gambo è arrotondata, così da formare una sorta di collarium.
Gambo
6-10(12) × 1-2 cm, slanciato, spesso flessuoso, cilindrico, con base bulbosa, inizialmente pieno all’interno, poi midolloso, esternamente liscio o sericeo, bianco, si macchia di giallo acceso al tocco, specie nella zona basale. Anello supero, molto ampio e membranoso, doppio per la presenza di una barruletta sulla faccia inferiore che, lacerandosi, conferisce un aspetto tipo “ruota dentata”.
Carne
Bianca, tranne che sulla superficie esterna e alla base del gambo che, se scalfita o tagliata, subito vira al giallo intenso; odore di fenolo o inchiostro, sapore sgradevole. Reazione di Shaeffer negativa.
Habitat
Cresce gregario, a volte in file, nei prati concimati, nei luoghi erbosi e incolti, nei boschi radi (con una certa predilezione per le latifoglie), più frequente in pianura che in montagna.

Commestibilità e Tossicità
Si tratta del capostipite degli Agaricus con base ingiallente e odore di fenolo, pertanto è velenoso, la sua ingestione provoca, infatti, sindrome gastroenterica più o meno accentuata.

[testo tratto da Mauro Cittadini in Funghitaliani]

martedì 19 agosto 2014

Amanita pantherina




[Tavola originale venduta]


Amanita pantherina (DC.: Fr.) Krombh

Cappello
(5)7-10(16) cm, globoso poi aperto, infine completamente disteso, striato al margine, ricoperto da tantissime piccole verruche (resti del velo generale) fioccose, di colore bianco, disposte regolarmente in senso circolare, caduche e detersibili, tanto che possono lasciare il cappello quasi nudo. Colore brunastro che può diluirsi eccezionalmente fino al nocciola. Lamelle pressochè libere, arrotondate al gambo, abbastanza serrate, alte, intercalate da numerose lamellule, bianche.
Gambo 
8-15(18) × 1-2,5(3) cm, rettilineo, liscio, sottile all'apice, privo di residui velari, di colore bianco, compatto, fibroso, poi cavernoso e infine vuoto, con base ampiamente bulbosa. Anello concolore al gambo, pendulo, fragile, tipicamente basso negli esemplari adulti, da membranoso a evanescente, talora appena percettibile, bianco e spesso decorato al margine dal alcune fioccosità concolori. Nella zona basale è ricoperto da una volva aderente, stretta attorno al bulbo, bianca, adnata, di consistenza cremosa, soprattutto in alto, dove è circoncisa, poco sopra al bulbo forma attorno al gambo due o tre anelli più o meno concentrici.
Carne 
Bianca anche sotto il rivestimento pileico, ricca di cavernosità nel gambo, poco consistente. Odore quasi nullo o appena di terriccio, rafanoide. Sapore dolciastro.
Habitat 
Fungo ubiquitario, assai comune. Cresce isolato o fortemente gregario, da luglio a novembre, al margine o nei boschi di aghifoglie e latifoglie.
Commestibilità
Velenoso, talora mortale. 

[Testo tratto da Emilio Pini in Funghitaliani]

giovedì 14 agosto 2014

Galerina marginata

Galerina marginata illustrazione

[Tavola originale venduta]

Galerina marginata (Batsch) Kühner
CAPPELLO: fino a 25-65 mm, poco carnoso, da emisferico a convesso, infine piano, talora con basso umbone ottuso; orlo acuto, a lungo incurvato verso il basso, alla fine disteso, regolare, striato per trasparenza; superficie liscia ed un po’ untuosa a tempo umido, di colore ambra, bruno rossastro, tendente a decolorare al brunastro ocraceo a partire dal centro per progressiva disidratazione.
LAMELLE: adnate o appena decorrenti, non molto fitte, con parecchie lamellule, di colore dal bruno-ocra al bruno rossastro e con tagliente biancastro finemente fioccoso.
GAMBO: 30-70 × 3-10 mm, esile, cilindrico, eguale, flessuoso o incurvato; con un piccolo anello membranoso, aderente, ocraceo, imbrunente nella faccia superiore per la caduta delle spore, poco consistente, evanescente; superficie liscia, finemente fibrillosa al di sopra dell’anello, concolore al cappello o più chiara, ocra brunastro pallido, più scuro in basso, sovente con evanescenti resti di velo.
CARNE tenera e fragile nel cappello, fibrosa e fragile nel gambo, di colore ocraceo; con odore di farina talora poco avvertibile, sapore decisamente farinoso (dopo l’assaggio, sputare energicamente).
HABITAT: a gruppi di numerosi individui su ceppaie o residui legnosi specialmente di conifere; specie igrofila abbastanza comune.

COMMESTIBILITA': Velenoso mortale

[Testo tratto da Associazione Micologica Bresadola]

domenica 10 agosto 2014

Amanita caesarea

Amanita caesarea illustrazione

[Tavola originale venduta]

Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers.
Cappello: 5-20 cm da emisferico a convesso-espanso pianeggiante a maturità, margine sempre nettamente striato; cuticola lucida, umida, facilmente asportabile, rosso arancio uniforme; abitualmente nudo o con alcuni lembi bianchi, residui del velo generale.
Lamelle: Molto fitte, intercalate da lamellule più corte, piuttosto larghe, libere al gambo e di colore giallo-uovo o giallo-dorato.
Gambo: 2-3 × 8-18 cm, dritto, glabro, di forma quasi perfettamente cilindrica, presenta un certo ingrossamento alla base, mentre in alto tende ad assottigliarsi, si presenta pieno, duro e fibroso nel fungo giovane, farcito o quasi cavo nel fungo adulto. È di colore giallo-dorato o giallo-uovo.
Anello: Ampio, membranoso ricadente a mo' di festone, di colore perfettamente giallo e percorso da evidenti e caratteristiche striature longitudinali, situato nella zona più vicina al cappello.
Volva: Volva a sacco, attenuata alla base, quasi libera al gambo, festonata o lobata nella parte superiore, di consistenza membranosa o carnosa, ma abbastanza tenace e spessa sino a 3 mm, di colore bianco o biancastro.
Carne: Compatta anche se tenera, di colore bianco, assume tonalità giallognole più o meno cariche sotto la pellicola del cappello e nella zona perimetrale del gambo sezionato. È di odore e sapore molto gradevoli.
Habitat: Predilige zone temperate, ma calde e secche e cresce sotto le latifoglie (castagni e cerri) fino a 900 m in estate ed autunno.
Commestibilità: Ottimo commestibile.


[testo tratto da Pietro Curti su Funghi italiani]

giovedì 7 agosto 2014

Cortinarius orellanus


[Tavola originale venduta]

Cortinarius orellanus Fr.
Cappello: 3-10 cm di diametro. Semisferico-campanulato, poi sempre più disteso ed infine espanso piano, talvolta con pronunciato umbone pileico largo e ottuso. Bruno volgente al fulvo, all'arancio, al rossastro, rugginoso, spesso assai scuro, con fibrille o squamette pelose finemente appressate, asciutto, opaco, serico, carnoso al centro, sottile al margine che è delicato e spesso fessurato, dapprima arrotolato, poi ondulato, lobato e lievemente contorto. Lamelle larghe, distanziate, alte, annesse al gambo a volte grinzose ed erose sul margine. Di colore giallastro-arancione e poi del colore del cappello con riflessi rugginosi e rossastri.
Gambo: Dimensioni 3-10 × 0,8-1,8 cm, quasi cilindrico, allungato, a volte allargato a metà altezza e attenuato alla base, liscio, sodo, pieno, giallo arancio, o giallo citrino, con il colore del cappello in zona mediana, più pallido in alto e in basso, decorato nella sua interezza da finissime fibrille bruno rossicce, con riflessi rugginosi analoghi a quelli del cappello.
Carne: Compatta, stabilmente giallastra ocracea, più scura al piede dello stipite, sotto la cuticola da bruno ruggine a ocracea con sfumature rossastre. Odore di radice o di rapa, sapore terroso, acidulo.
Habitat: Cresce da agosto a ottobre, a grandi gruppi ma anche solitario, sotto latifoglie, preferibilmente sotto Quercus e Fagus, si lega sovente anche al Nocciolo. Gli areali di crescita non sono equamente distribuiti nel territorio, comunque è sempre presente con abbondanza nelle stazioni di crescita abituali.
Commestibilità: Velenoso mortale.

[testo tratto da Emilio Pini, FunghiItaliani

martedì 5 agosto 2014

Amanita verna

Amanita verna

[Tavola originale in vendita]

Amanita verna (Bull. : Fr.) Lamarck
Cappello: fino a 10 cm, emisferico poi convesso e quasi piatto, bianco-crema pallido, liscio e glabro, viscido.
Lamelle: Bianche, molto fitte, con bordo vagamente eroso.
Gambo: fino a 12 x 2 cm, cilindrico-clavato bulboso, bianco, liscio setoso.
Anello: bianco, membranoso
Volva: a sacco, bianca, a volte aderente al gambo.
Carne: bianca, inodore.
Habitat: boschi, soprattutto termofili.
Commestibilità: Velenoso mortale

domenica 3 agosto 2014

Amanita phalloides


[Tavola originale venduta]


Amanita phalloides (Vaill. : Fr.) Link
Cappello: fino a 15cm, emisferico poi più convesso ed espanso, liscio, verde giallastro ma molto variabile, a volte pallido o più scuro, fibrille radiali innate ai bordi. Margine uniforme, fine.
Lamelle: Molto fitte, bianche, libere al gambo.
Gambo: fino a 20x3 cm, cilindrico-clavato, bulboso, bianco, screziato di grigio olivastro.
Anello: bianco, membranoso.
Volva: a sacco, bianca, con sfumature interne verdastre.
Carne: bianca
Odore: di rose appassite negli esemplari vecchi.
Habitat: Boschi, soprattutto latifoglie (in particolare querce)
Commestibilità: Velenoso mortale

mercoledì 30 luglio 2014

Amanita phalloides [Ovolo bastardo, Tignosa verdognola, Death Cap]

Amanita falloide phalloides

Con più azioni tossiche del medesimo disegno criminoso a lunga latenza, phalloides A. avvelenava a morte una decina di persone tra estate e autunno 2014. A sua difesa, la prevenuta phalloides A.  invocava l'infermità mentale delle vittime, ritenendo a suo dire implausibile che soggetti psichicamente sani avessero potuto confonderla con la commestibile virescens Russula. 

Definitivo