domenica 24 agosto 2014

Agaricus xanthodermus


[Tavola originale in vendita]


Agaricus xanthodermus Genev.

Cappello
Cappello 6-12(14) cm, negli esemplari giovani assume, sovente, una tipica forma trapezoidale o tronco-conica, poi disteso-appianato con lo sviluppo; la cuticola è liscia o leggermente sericea, bianca, virante al giallo acceso allo sfregamento o al tocco.
Imenoforo
Lamelle strette e fitte, inizialmente abbastanza chiare, poi grigio-rosa, infine bruno-nerastre, con il tagliente pallido in quanto sterile; l’estremità rivolta verso il gambo è arrotondata, così da formare una sorta di collarium.
Gambo
6-10(12) × 1-2 cm, slanciato, spesso flessuoso, cilindrico, con base bulbosa, inizialmente pieno all’interno, poi midolloso, esternamente liscio o sericeo, bianco, si macchia di giallo acceso al tocco, specie nella zona basale. Anello supero, molto ampio e membranoso, doppio per la presenza di una barruletta sulla faccia inferiore che, lacerandosi, conferisce un aspetto tipo “ruota dentata”.
Carne
Bianca, tranne che sulla superficie esterna e alla base del gambo che, se scalfita o tagliata, subito vira al giallo intenso; odore di fenolo o inchiostro, sapore sgradevole. Reazione di Shaeffer negativa.
Habitat
Cresce gregario, a volte in file, nei prati concimati, nei luoghi erbosi e incolti, nei boschi radi (con una certa predilezione per le latifoglie), più frequente in pianura che in montagna.

Commestibilità e Tossicità
Si tratta del capostipite degli Agaricus con base ingiallente e odore di fenolo, pertanto è velenoso, la sua ingestione provoca, infatti, sindrome gastroenterica più o meno accentuata.

[testo tratto da Mauro Cittadini in Funghitaliani]

martedì 19 agosto 2014

Amanita pantherina




[Tavola originale venduta]


Amanita pantherina (DC.: Fr.) Krombh

Cappello
(5)7-10(16) cm, globoso poi aperto, infine completamente disteso, striato al margine, ricoperto da tantissime piccole verruche (resti del velo generale) fioccose, di colore bianco, disposte regolarmente in senso circolare, caduche e detersibili, tanto che possono lasciare il cappello quasi nudo. Colore brunastro che può diluirsi eccezionalmente fino al nocciola. Lamelle pressochè libere, arrotondate al gambo, abbastanza serrate, alte, intercalate da numerose lamellule, bianche.
Gambo 
8-15(18) × 1-2,5(3) cm, rettilineo, liscio, sottile all'apice, privo di residui velari, di colore bianco, compatto, fibroso, poi cavernoso e infine vuoto, con base ampiamente bulbosa. Anello concolore al gambo, pendulo, fragile, tipicamente basso negli esemplari adulti, da membranoso a evanescente, talora appena percettibile, bianco e spesso decorato al margine dal alcune fioccosità concolori. Nella zona basale è ricoperto da una volva aderente, stretta attorno al bulbo, bianca, adnata, di consistenza cremosa, soprattutto in alto, dove è circoncisa, poco sopra al bulbo forma attorno al gambo due o tre anelli più o meno concentrici.
Carne 
Bianca anche sotto il rivestimento pileico, ricca di cavernosità nel gambo, poco consistente. Odore quasi nullo o appena di terriccio, rafanoide. Sapore dolciastro.
Habitat 
Fungo ubiquitario, assai comune. Cresce isolato o fortemente gregario, da luglio a novembre, al margine o nei boschi di aghifoglie e latifoglie.
Commestibilità
Velenoso, talora mortale. 

[Testo tratto da Emilio Pini in Funghitaliani]

giovedì 14 agosto 2014

Galerina marginata

Galerina marginata illustrazione

[Tavola originale venduta]

Galerina marginata (Batsch) Kühner
CAPPELLO: fino a 25-65 mm, poco carnoso, da emisferico a convesso, infine piano, talora con basso umbone ottuso; orlo acuto, a lungo incurvato verso il basso, alla fine disteso, regolare, striato per trasparenza; superficie liscia ed un po’ untuosa a tempo umido, di colore ambra, bruno rossastro, tendente a decolorare al brunastro ocraceo a partire dal centro per progressiva disidratazione.
LAMELLE: adnate o appena decorrenti, non molto fitte, con parecchie lamellule, di colore dal bruno-ocra al bruno rossastro e con tagliente biancastro finemente fioccoso.
GAMBO: 30-70 × 3-10 mm, esile, cilindrico, eguale, flessuoso o incurvato; con un piccolo anello membranoso, aderente, ocraceo, imbrunente nella faccia superiore per la caduta delle spore, poco consistente, evanescente; superficie liscia, finemente fibrillosa al di sopra dell’anello, concolore al cappello o più chiara, ocra brunastro pallido, più scuro in basso, sovente con evanescenti resti di velo.
CARNE tenera e fragile nel cappello, fibrosa e fragile nel gambo, di colore ocraceo; con odore di farina talora poco avvertibile, sapore decisamente farinoso (dopo l’assaggio, sputare energicamente).
HABITAT: a gruppi di numerosi individui su ceppaie o residui legnosi specialmente di conifere; specie igrofila abbastanza comune.

COMMESTIBILITA': Velenoso mortale

[Testo tratto da Associazione Micologica Bresadola]

domenica 10 agosto 2014

Amanita caesarea

Amanita caesarea illustrazione

[Tavola originale venduta]

Amanita caesarea (Scop.: Fr.) Pers.
Cappello: 5-20 cm da emisferico a convesso-espanso pianeggiante a maturità, margine sempre nettamente striato; cuticola lucida, umida, facilmente asportabile, rosso arancio uniforme; abitualmente nudo o con alcuni lembi bianchi, residui del velo generale.
Lamelle: Molto fitte, intercalate da lamellule più corte, piuttosto larghe, libere al gambo e di colore giallo-uovo o giallo-dorato.
Gambo: 2-3 × 8-18 cm, dritto, glabro, di forma quasi perfettamente cilindrica, presenta un certo ingrossamento alla base, mentre in alto tende ad assottigliarsi, si presenta pieno, duro e fibroso nel fungo giovane, farcito o quasi cavo nel fungo adulto. È di colore giallo-dorato o giallo-uovo.
Anello: Ampio, membranoso ricadente a mo' di festone, di colore perfettamente giallo e percorso da evidenti e caratteristiche striature longitudinali, situato nella zona più vicina al cappello.
Volva: Volva a sacco, attenuata alla base, quasi libera al gambo, festonata o lobata nella parte superiore, di consistenza membranosa o carnosa, ma abbastanza tenace e spessa sino a 3 mm, di colore bianco o biancastro.
Carne: Compatta anche se tenera, di colore bianco, assume tonalità giallognole più o meno cariche sotto la pellicola del cappello e nella zona perimetrale del gambo sezionato. È di odore e sapore molto gradevoli.
Habitat: Predilige zone temperate, ma calde e secche e cresce sotto le latifoglie (castagni e cerri) fino a 900 m in estate ed autunno.
Commestibilità: Ottimo commestibile.


[testo tratto da Pietro Curti su Funghi italiani]

giovedì 7 agosto 2014

Cortinarius orellanus


[Tavola originale venduta]

Cortinarius orellanus Fr.
Cappello: 3-10 cm di diametro. Semisferico-campanulato, poi sempre più disteso ed infine espanso piano, talvolta con pronunciato umbone pileico largo e ottuso. Bruno volgente al fulvo, all'arancio, al rossastro, rugginoso, spesso assai scuro, con fibrille o squamette pelose finemente appressate, asciutto, opaco, serico, carnoso al centro, sottile al margine che è delicato e spesso fessurato, dapprima arrotolato, poi ondulato, lobato e lievemente contorto. Lamelle larghe, distanziate, alte, annesse al gambo a volte grinzose ed erose sul margine. Di colore giallastro-arancione e poi del colore del cappello con riflessi rugginosi e rossastri.
Gambo: Dimensioni 3-10 × 0,8-1,8 cm, quasi cilindrico, allungato, a volte allargato a metà altezza e attenuato alla base, liscio, sodo, pieno, giallo arancio, o giallo citrino, con il colore del cappello in zona mediana, più pallido in alto e in basso, decorato nella sua interezza da finissime fibrille bruno rossicce, con riflessi rugginosi analoghi a quelli del cappello.
Carne: Compatta, stabilmente giallastra ocracea, più scura al piede dello stipite, sotto la cuticola da bruno ruggine a ocracea con sfumature rossastre. Odore di radice o di rapa, sapore terroso, acidulo.
Habitat: Cresce da agosto a ottobre, a grandi gruppi ma anche solitario, sotto latifoglie, preferibilmente sotto Quercus e Fagus, si lega sovente anche al Nocciolo. Gli areali di crescita non sono equamente distribuiti nel territorio, comunque è sempre presente con abbondanza nelle stazioni di crescita abituali.
Commestibilità: Velenoso mortale.

[testo tratto da Emilio Pini, FunghiItaliani

martedì 5 agosto 2014

Amanita verna

Amanita verna

[Tavola originale in vendita]

Amanita verna (Bull. : Fr.) Lamarck
Cappello: fino a 10 cm, emisferico poi convesso e quasi piatto, bianco-crema pallido, liscio e glabro, viscido.
Lamelle: Bianche, molto fitte, con bordo vagamente eroso.
Gambo: fino a 12 x 2 cm, cilindrico-clavato bulboso, bianco, liscio setoso.
Anello: bianco, membranoso
Volva: a sacco, bianca, a volte aderente al gambo.
Carne: bianca, inodore.
Habitat: boschi, soprattutto termofili.
Commestibilità: Velenoso mortale

domenica 3 agosto 2014

Amanita phalloides


[Tavola originale venduta]


Amanita phalloides (Vaill. : Fr.) Link
Cappello: fino a 15cm, emisferico poi più convesso ed espanso, liscio, verde giallastro ma molto variabile, a volte pallido o più scuro, fibrille radiali innate ai bordi. Margine uniforme, fine.
Lamelle: Molto fitte, bianche, libere al gambo.
Gambo: fino a 20x3 cm, cilindrico-clavato, bulboso, bianco, screziato di grigio olivastro.
Anello: bianco, membranoso.
Volva: a sacco, bianca, con sfumature interne verdastre.
Carne: bianca
Odore: di rose appassite negli esemplari vecchi.
Habitat: Boschi, soprattutto latifoglie (in particolare querce)
Commestibilità: Velenoso mortale